Rastelli: “Sono orgoglioso di essere qua per il terzo anno e spero di rendere anche i tifosi sempre piu’ orgogliosi della mia squadra”

E’ un uomo visibilmente emozionato quello che si presenta ai microfoni e taccuini per la prima conferenza stampa della nuova stagione. Massimo Rastelli è anche desideroso di ricominciare una nuova avventura nel campionato cadetto, alla guida di una squadra, l’Avellino, dal blasone e dal prestigio enorme.

Dopo i saluti di prammatica del tecnico di Scafati, abbiamo voluto sottoporre all’attenzione dell’allenatore dei Lupi la considerazione che da circa 40 anni non accadeva che il titolare della panca biancoverde non ci si sedesse per tre anni consecutivi. L’ultimo mister che rimase ad Avellino tre anni di seguito fu il mitico Tony Giammarinaro, grandissimo condottiero in quella fantastica cavalcata dei Lupi nell’anno 1972-1973, con la prima storica promozione in cadetteria.

“Sono orgoglioso di questa mia permanenza ad Avellino. Vuol dire che il lavoro svolto dal sottoscritto è stato apprezzato dalla dirigenza e dall’ambiente. Questo sarà un anno ancora piu’ difficile ed impegnativo, perchè non è facile ripartire dopo due anni in cui si sono fatte grandi cose e si sono ottenuti notevoli successi. E’ vero che adesso siamo tutti piu’ maturi ed esperti della categoria rispetto allo scorso anno, ma rimane comunque molto dura confrontarsi con un campionato impegnativo ed agguerrito come quello cadetto. Sicuramente l’esperienza accumulata è un’ottima base di partenza. E poi sono comunque fiducioso perchè la società ha svolto un grande lavoro in sede di calcio-mercato, mettendoci a disposizione una squadra praticamente completa sin dal primo giorno del ritiro. Logicamente durante la fse di preparazione potrò valutare meglio eventuali esigenze e necessità di puntellamento. Per adesso posso dire che sono soddisfatto, perchè sono arrivati due calciatori come Konè e Zito che sono importanti per questa categoria, oltre ad un gruppo di ragazzi molto interessanti, anche se dovranno necessariamente confrontarsi con la realtà tecnica della serie cadetta. Dovremo lavorare sempre con la massima umiltà, senza fare proclami, partendo dall’obiettivo primario del consolidamento della categoria, nella piena consapevolezza dei nostri notevoli mezzi. Per quanto riguarda la nostra meravigliosa tifoseria, non posso non ripetere che essa ha pochi eguali in Italia. Ci sono tantissimi tifosi dell’Avellino lungo tutto lo Stivale, ma anche al di fuori dei confini nazionali. Il nostro intento sarà quello di rendere ancora piu’ orgogliosi della nostra squadra questi impagabili tifosi”.

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