Scoperti nuovi manoscritti di Qumran

 

L’archeologo Yonatan Adler della Ariel University, nel laboratorio sulla conservazione dei rotoli dell’Israel Antiquities Authority, lavorando su alcuni materiali provenienti dagli scavi archeologici degli anni ’50 ha ritrovato alcuni filatteri intatti. E grazie alle multispectral imaging, ovvero attraverso delle speciali fotografie è stato possibile scovare all’interno di questi filatteri dei manoscritti.

Ma facciamo un passo indietro. Cosa sono i filatteri? I filatteri sono una sorta di astucci al cui interno i religiosi ebrei custodivano piccoli rotoli di manoscritti che contenevano testo biblico. Questi filatteri provengono dalle grotte 4 e 5 di Qumran, di cui si è occupato l’archeologo Roland de Vaux. Inoltre Qumran, situata nell’attuale Cisgiordania, è già famosa per i Manoscritti del Mar Morto che sono stati ritrovati nella prima metà del ‘900 e per i resti di un monastero in cui molto probabilmente viveva una comunità di Esseni.

La scoperta di questi tre filatteri contenenti nove piccoli rotoli manoscritti è stata annunciata durante il Seminario di Ricerca Internazionale denominato “The History of the Caves of Qumran”, organizzato dall’Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre Bibliche della Facoltà di Teologia di Lugano.

 

Giovanna Di Troia

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