Sulla morte nel cantiere, interviene Franco Fiordellisi (CGIL): “Più poteri all’Ispettorato Nazionale del Lavoro”

“Ancora una morte sul lavoro nel settore edile in Irpinia.   È difficile chiedere e pretendere più prevenzione, sui luoghi di lavoro, quando anche persone esperte, ex titolari di impresa, muoiono nei cantieri”, così Franco Fiordellisi sull’ultimo tragico evento nella nostra provincia. 
«Durante il lockdown – osserva il sindacalista – tutti hanno ricordato come la vita sia un bene troppo prezioso: parole che, amaramente, sono rimaste tali. La fase post chiusura ci consegna un incremento di infortuni e morti sul lavoro spaventoso, così come le criticità ambientali, su questo bisogna riflettere ed agire». 
«Il governo nazionale deve rivedere le norme sull’Inl, dando più personale ispettivo e riaSsegnare le funzioni proprie di controllo all’ispettorato. Nel caso di specie la morte dell’ex titolare della ditta Edil Coppola, adesso passata alla figlia, ci convince che la formazione e prevenzione deve essere massima e che l’esperienza non è mai sufficiente da sola, serve sempre cautela e coscienza del limite, per preservare la vita».
«Siamo tra i paesi europei in cui gli incidenti sul lavoro sono ai massimi livelli e questo non è sopportabile. E quindi non ci dobbiamo stancare di mettere in campo tutti gli sforzi utili per mettere fine, limitando, questa ecatombe civile di morti e feriti sul lavoro».

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