Ternana – Avellino, le pagelle ai Lupi: onore a Wilmots, Molina e soprattutto Castaldo

Radu    6

Prende un gol sul quale non sembra avere colpe, per il resto non viene mai chiamato a ad interventi particolarmente impegnativi; il voto è soprattutto per la stima che nutriamo in questo pipelet di appena 20 anni, che ha tutta una carriera davanti a sè, probabilmente costellata di successi;

Laverone   6

Un pò troppo “tenero” sul piano difensivo ad inizio gara, poi, però, prende a spingere con efficacia lungo l’out destro, assicurando un costante riferimento sul proprio versante; spesso va a scambiarsi di ruolo e di posizione con Gavazzi;

Migliorini  6.5

Difensore di spessore tecnico ormai debordante per la categoria, non fa mancare il proprio autorevole supporto all’intero pacchetto arretrato biancoverde; il Gigante di Peschiera, a nostro avviso, potrebbe anche essere pronto per calcare i campi della massima serie nazionale;

Kresic    6 

Protetto dall’esperienza e dalla qualità di Migliorini, l’aitante difensore croato svolge il proprio compito in maniera quasi irreprensibile, magari anche ricorrendo alle maniere forti, vedi il giallo ricevuto, quando gli appare veramente necessario;

Falasco   6.5

Partita di grande sacrificio quella del mancino ex Cesena; dopo un avvio incerto, prende una brutta botta alla testa con annessa ferita, ma nonostante il sangue ed il dolore, si spende in un enorme lavoro di contenimento, e di efficaci ripartenze, condite spesso da ottimi cross;

(dal 76′  Ngawa   S.V.);

Gavazzi   6 

Opaco davvero l’avvio di gara del Valtellinese, ex di turno, con diversi appoggi sbagliati e tanta titubanza nel portare palla; buona, viceversa, la ripresa, giocata con autorevolezza ed esperienza, assolutamente preziose nel finale di gara;

Wilmots    7

Probabilmente la migliore prestazione del figlio d’arte da quando indossa la maglia biancoverde; il 21enne centrocampista belga fa vedere sprazzi di ottima tecnica, e mette il suo zampino nel gol del vantaggio biancoverde, allorquando va in percussione, eludendo con eleganza un paio di avversari, prima di scaricare intelligentemente per Molina, che poi serve il “cioccolatino” a Castaldo;

Di Tacchio   6.5 

La solita sostanza e qualità interdittiva nella mediana biancoverde; peccato per quel suo fantastico tiro al volo di sinistro che non s’insacca solo perchè la sfera colpisce un difensore rossoverde appostato proprio sulla linea di porta;

Molina     7

Quando parte dall’esterno e si accentra con quel suo spettacolare, ma anche tremendamente efficace, doppio passo, diventa quasi irresistibile; la tecnica dell’ex Atalanta è di spessore consono a quello della serie A, e quest’anno lo ha saputo dimostrare più volte; Molina è stato senza ombra di dubbio un valore aggiunto per questa stagione biancoverde;

(dal 67′  D’Angelo  6 

La caviglia malandata gli ha impedito di essere maggiormente presente in queste ultime battaglie della sua squadra, ma il guerriero di Ascea è uno che gioca anche in condizioni fisiche menomate, perchè per lui la maglia biancoverde è una seconda pelle);

Ardemagni    6

Comincia malissimo perdendo una palla in maniera sanguinosa, considerato che dal suo errore nasce il gol della Ternana, ma si riscatta alla grande andando in gol di “rapina”, riportando in parità i Lupi in un momento molto delicato; il suo ritorno al gol dopo tantissimi mesi è anche il viatico per il successo che vale la salvezza;

(dall’84’  Asencio  S.V.);

Castaldo   7.5

Tredici sigilli per il bomber giuglianese, sempre più inarrivabile capocannoniere biancoverde di tutti i tempi; il gol vittoria che vale la salvezza dei Lupi non poteva portare firma migliore e più emblematica, perchè Gigi quest’anno è stato il vero artefice della salvezza dell’Avellino; il voto, assai lusinghiero, ma del tutto meritato, va letto anche come riconoscimento complessivo ad un’altra stagione meravigliosa da parte sua;

Foscarini    6.5

Di sicuro non è stato facile per il tecnico veneto riuscire a portare alla salvezza una compagine che appena un mese e mezzo fa sembrava destinata ad un futuro a tinte fosche; l’esperienza, la lucidità e sopratutto e la grande capacità di “dialogo” con i calciatori biancoverdi, sono state alla base di questo piccolo “miracolo” calcistico.

 

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