Tesser: “A Brescia si affronteranno due squadre simili – Se giocheranno con anima e cuore i miei calciatori potranno uscire vincitori”

Domani sera alle 20.30 i Lupi affronteranno, nel turno infrasettimanale, il Brescia di Boscaglia. Sarà una partita difficile ma che gli uomini di Tesser, con un atteggiamento accorto, potrebbero anche vincere. Si affrontranno due squadre simili, per i numeri scaturiti dal campo, e soprattutto per una mentalità volta alla proposizione e al gioco offensivo. Ecco le parole di Tesser alla vigilia della sfida del Rigamonti:

A Brescia affronteremo avversari difficili, ma se i miei calciatori giocheranno con anima e cuore, potrebbero anche uscire vincitori dal Rigamonti. Per quanto riguarda le caratteristiche delle due squadre, effettivamente c’è da dire che, numeri alla mano, esse sono abbastanza simili, perchè più o meno sia noi che loro abbiamo qualche problemino nella fase difensiva. Penso che il match si svolgerà a viso aperto,  senza tanti tatticismi, con la squadra di casa che cercherà immediatamente di fare la partita, ma noi non saremo da meno. Penso e spero che sia una sfida anche spettacolare come lo fu all’andata, con quel bel 3-3. I miei dovranno essere attenti non solo a contenere i loro attacchi ma anche le loro veloci ripartenze, senza per questo rinunciare a proporre il nostro gioco, cercando di approfittare di qualche occasione che di solito loro concedono agli avversari. La partita in casa con il Livorno ha fatto vedere qualche problema di tenuta fisica da parte dei miei, ma non sono preoccupato perchè forse abbiamo commesso l’errore di correre troppo e male. A Brescia questo non dovrà succedere, perchè dovremo essere bravi a dosare le energie, non correndo a vuoto. Joao Silva? Si, è arrivato il suo momento, e spero che lui voglia sfruttare a pieno quest’opportunità.  Arini? Si anche io l’ho visto non proprio bene contro il Livorno, ma uno come Mariano può anche sbagliare una partita, non è la fine del mondo. Ricordiamoci che lui è il migliore incontrista che abbiamo e se sta bene lo faccio giocare.  Un altro che va soltanto elogiato è D’Angelo, che sabato scorso è uscito dal campo stremato, dopo aver dato davvero tutto quello che aveva. Chi gode della mia fiducia? Io credo che ogni calciatore voglia giocare, ma il calcio è un gioco collettivo e conta il gruppo più che l’interesse del singolo”.

 

 

 

 

Loading