Toccante lettera del figlio di un tifoso speciale, la Scandone in un comunicato ufficiale: “Grazie Giovanni”

La Sidigas Avellino vuole ringraziare Giovanni e la sua famiglia. Le belle emozioni espresse nella sua lettera hanno colpito l’intera società. In questo momento, vogliamo esprimere la nostra gratitudine e il nostro apprezzamento per parole che meritano di essere condivise pubblicamente. Queste rappresentano l’attestazione di un amore vero che va oltre tutti i confini. Siamo onorati e felici di essere riusciti anche se in piccola parte a ‘regalare’ soddisfazioni al cuore di un tifoso ‘vero’. Giovanni identifica ciò che la nostra società si prefigge da anni: quello di essere segno d’identificazione ed appartenenza ad un territorio, a dei colori, ad una passione. La Sidigas Avellino non è riuscita a portare la Coppa Italia ‘a casa’, ma ha lottato con i denti e ci ha creduto fino alla fine: Siamo convinti che Giovanni abbia guardato ugualmente i quarti, la semifinale e soprattutto la finale contro Milano e abbia tifato anche quel giorno. Per la passione che l’ha sempre accompagnato, la Sidigas Avellino oggi lo ringrazia, con la speranza che lui continui a seguirci ovunque si trovi ora. “GRAZIE GIOVANNI”.

Di seguito la lettera ricevuta:
Buongiorno,
oggi la disturbo per raccontarle una storia: i miei genitori sono irpini, io ho vissuto ad Avellino dai tre ai diciotto anni, dopodiché mi sono trasferito a Milano per l’università nel 1991 e dopo la laurea sono rimasto qui per lavoro.
Nonostante sia via da, ormai, un quarto di secolo e faccia ritorno solo per le classiche “feste comandate”, Avellino rimane la città che identifico con la mia “casa”. Dai sette ai dodici anni ho giocato a minibasket, anche nelle giovanili della Scandone, con risultati indegni di qualsiasi nota (e non posso neanche più accampare la scusa della statura da quando in circolazione c’è un certo Marques Green..).
Ora smetto di parlare di me. Dallo scorso novembre mi ha raggiunto a Milano il mio papà. Deve sapere che Giovanni, questo il suo nome, è abbonato al campionato della Scandone credo almeno da quando la squadra militava in B1. Uno dei riti dei miei “ritorni a casa” è andare al Paladelmauro con lui, in curva nord “perché voglio guardarmi la partita tranquillo”, dice, ma secondo me perché senza ammetterlo gli piace guardare le coreografie degli Original Fans e soprattutto quel che accade sulle panchine.
È infatti un finissimo osservatore, di poche, ma lapidarie, parole, espressione della sua intelligenza. Uno dei nostri argomenti preferiti, direi piuttosto uno dei nostri canali di comunicazione, e’ la Scandone. Il mercato estivo, le partite, i commenti.
Annata perfetta dunque questa in corso; la Scandone in striscia positiva, addirittura in finale di Final Eight e soprattutto qui a Milano dove potremmo assistere con gioia a questa ennesima battaglia (oddio, forse “battaglia” è un termine giornalistico, in fondo si tratta solo di sport..).
Non saremo al Forum stasera. In questo momento siamo in A1, direzione sud. Stiamo accompagnando Giovanni verso casa. La sua presenza a Milano era per curare una malattia infida, ma, nonostante l’impegno suo e delle persone che gli sono state di aiuto, venerdì mattina il suo cuore, dopo un ultimo time out decisamente concitato, ha dovuto fermare il cronometro definitivamente.
Non vorrei rattristarla in un giorno che sarà una volta di più gioioso, né raccontare una storiella strappalacrime. Quello che vorrei fare con queste parole è semplicemente ringraziare chiunque sia coinvolto nell’avventura Scandone, dal Presidente ai componenti la società, lo staff tecnico e naturalmente il Coach e tutti i giocatori, uno per uno, perché tra tutte le bellissime imprese che stanno realizzando c’è anche quella di aver regalato al mio papà molti sorrisi. Ero al Forum ad assistere alla splendida vittoria contro l’Olimpia e mentre gioivo a bordo campo mi è arrivata la telefonata della mamma perché papà non riusciva a vedere il risultato finale dal Televideo (credo sia l’ultimo al mondo a leggerlo peraltro..) e smaniava per sapere come era finita. Domenica scorsa abbiamo visto, come molte volte in questi mesi, la partita con Trento via web assieme sul divano ed abbiamo commentato la solidità della disposizione della squadra, il talento dei singoli ed il feeling positivo che si percepisce.
Non ho usato a caso i verbi al presente sinora; sono convinto che Giovanni abbia visto e gioito per le vittorie nei quarti ed in semifinale e che sarà nei pressi del Forum anche stasera prima di riposarsi definitivamente da domattina, quando lo saluteremo nella sua terra.
Qui mi contraddico: non si tratta “solo” di sport, c’è molto di più.
Grazie ancora a tutti, ed in bocca al lupo!

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