Preghiera
Vento,
fammi foglia caduca,
leggera, lieve,
da terra strappata
e lontano spinta.
Secca,
inaridita,
cieca,
anche nell’anima
incapace di sentir
scossoni e grida.
Muta sarei,
solo affidata
alla tua forza vitale.
Cielo,
fammi nuvola
tenue ed evanescente,
che nulla tocca
ma in te spazia.
Se placato poi
si è il vento
e il cielo
stanco poi riposa,
scendi notte
e fammi buio,
e la tua quiete
la mia sarà.
Clara Spadea

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