Una ricerca americana suggerisce: le persone della Terza Età dovrebbero camminare 10 minuti ogni ora per combattere l’aumento dei rischi legati a ben 34 malattie

Che agli anziani faccia bene camminare è un dato ormai assodato, anche a seguito di tante ricerche scientifiche. Adesso vi è un ulteriore suggerimento, che viene da una serie di recenti studi condensati in un nuovo libro dall’esperto di malattie legate alla sedentarieta’, James Levine.

Cinquantenne, co-direttore del dipartimento “Obesity-Solution” all’ospedale dell’ Arizona, l’endocrinologo ha studiato per 30 anni le patologie indotte dallo stare troppo seduti, Levine ha appena pubblicato il volume: “Alzati: Perche’ la tua sedia ti sta uccidendo e cosa puoi fare”.

La cosiddetta “Sitting Disease” – la ‘Malattia dello stare seduti’ – e’ stata collegata ad un deciso aumento dei rischi di ben 34 diverse patologie: dal diabete del tipo II al declino cognitivo, dal cancro agli ictus, alle cardiopatie. Una recente indagine – ha spiegato ai media americani Levine – ha osservato che le persone che stanno meno sedute vivono piu’ a lungo.

I suggerimenti contenuti nel libro di Levine si rivolgono a tutta la popolazione adulta, ma in particolare agli anziani: “Fare attivita’ fisica 30 minuti al giorno va bene – ha osservato l’endocrinologo – ma non puo’ certo contrastare gli effetti negativi dello stare seduti tutto il giorno. Cio’ che bisogna fare e’ alzarsi dalla sedia, dalla poltrona o dal sofa’ almeno 10 minuti ogni ora e muoversi. E questo e’ particolarmente importante per i pensionati che vogliono vivere una esistenza piena dopo una vita di lavoro” Secondo gli studi di Levine, la maggior parte della gente siede 10-15 ore al giorno, mentre il corpo e’ disegnato per il movimento.

Tra i consigli dati dal medico figurano: fare brevi camminate a intervalli di mezz’ora o massimo un’ora, andare in giardino, piegare la biancheria stando in piedi, pedalare sulla cyclette guardando la Tv, parlare al telefono passeggiando per casa. Fare shopping andando nei negozi e non tramite Internet. E per gli anziani disabili, magari in sedia a rotelle? “Uno dei miei pazienti e’ in effetti in sedia a rotelle, ogni ora facciamo una serie di esercizi con le braccia, dai push-up a una sorta di danza delle mani”.

Il mantra di Levine e’ quindi, non limitarsi alla mezzora di esercizio quotidiano raccomandato, ma muoversi a intervalli regolari: i dati mostrano il beneficio di questo regime fisico a intermittenza contro la sedentarietà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da Ansa.it

 

 

 

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