Vibonese – Avellino 0 – 1, i Lupi sbancano Vibo con un gol favoloso di Rossetti e prendono tre punti davvero fondamentali

Vibonese – Avellino  0 – 1

Vibonese: Greco, Ciotti, Altobello (dal 32 Redolfi), Malberti, Tito, Pugliese (dal 46′ Napolitano), Petermann (dal 70′ Raso), Rezzi (dal 78′Bernardotto), Berardi (dal 70′ Taurino), Bubas, Tumbarello. A disposizione: Mengoni, Del Col, Prezzabile, Allegretti, Maniscalchi, Prezioso. All.: Modica.

Avellino: Abibi, Celjak, Zullo, Morero, Laezza (dal 50′ Silvestri), Parisi, Alfageme, Rossetti, Di Paolantonio, Micovschi (dal 90′ Carbonelli), Albadoro. A disposizione: Tonti, Pizzella, Palmisano, Njie, Falco, Saporito, Petrucci. All.: Ignoffo.

Arbitro: Rutella di Enna. Assistenti: Trischitta e Andulajevic di Messina.

Marcatore: al 76′ Rossetti.

Espulso: Alfageme all’81′ per doppio giallo. Ammoniti: Albadoro, Pugliese (V), Rezzi (V), Berardi (V),  Morero, Rossetti. Angoli 5-5. Rec. 2′ pt; 4′ st.

 

 

Un gol capolavoro di Rossetti ad un quarto d’ora dalla fine della gara consente ai Lupi di sbancare Vibo Valentia e portare a casa tre punti fondamentali in questo scorcio iniziale di campionato, che, anche alla luce delle problematiche societarie degli ultimi giorni, non era stato particolarmente sereno per l’ambiente biancoverde.

Dopo la scoppola subita in casa sette giorni orsono contro il Catania, mister Ignoffo era corso ai ripari, ed in settimana aveva preparato questa sfida in Calabria secondo dettami tattici diversi. Il tecnico di Palermo aveva studiato un Avellino con un atteggiamento più accorto, specie nel non possesso, immaginando una squadra più compatta e maggiormente attenta a coprire le zone del campo, per non lasciare soverchi spazi di manovra ai prossimi avversari, anche in ragione di un campo di gioco, quello del Razza, particolarmente stretto.

Ma, al di là delle opzioni tattiche, i ragazzi in maglia verde sono scesi in campo con un piglio sicuramente diverso rispetto a sette giorni fa, consapevoli di giocare un match contro un avversario alla loro portata. Ed in effetti sin dalle prime battute di gioco si è capito che i Lupi quest’oggi non avevano di fronte la corazzata Catania, ma una squadra meno che mediocre, incapace di poter incutere soverchi timori. 

L’Avellino, pur senza brillare particolarmente, giocando in maniera accorta e senza tanti fronzoli, nel primo tempo ha saputo gestire il match senza mai subire particolarmente l’avversario, che si è fatto vedere molto raramente dalle parti di Abibi, che non ha dovuto compiere alcun intervento degno di nota. Viceversa, i biancoverdi con Rossetti nella parte finale della prima frazione hanno avuto una buona occasione, susseguente ad una galoppata sulla destra di Micovschi, che l’ex centrocampista del Renate, ricevuto lo scarico dal giovane esterno del Genoa, ha sparacchiato alle stella dai venti metri in posizione ideale per il suo mancino.

Ad inizio ripresa la squadra di casa ha provato a fare la voce grossa, provando a stazionare con maggiore insistenza nella trequarti avellinese, ma azioni veramente pericolose non ne ha saputo costruire. L’Avellino, dal canto suo, ha chiuso ottimamente tutti i varchi e, spesso e volentieri ha azionato i propri esterni, Parisi a sinistra. Celjak e Micovschi sulla destra, portando attacchi pericolosi. Clamoroso, poi, è stato l’errore sotto porta di Albadoro che, intorno all’ora di gioco, raccogliendo un cross dal fondo di Alfageme, a non più di tre metri dalla linea fatale, a porta spalancata, ha ciabattato incredibilmente fuori.

Ma che l’Avellino potesse sbancare il Razza sembrava evidente perchè quest’oggi i Lupi hanno fatto vedere di essere, almeno in termini di palleggio, di una spanna superiori agli avversari. E così al 76′, sugli sviluppi di una punizione di Di Paolantonio respinta dal portiere, la sfera è stata rinviata in maniera errata da un difensore calabrese, che, in pratica, ha offerto una speice di assist ai venti metri a Rossetti che si è portato la palla sul sinistro ed ha fatto partire un tiro dalla traiettoria inesorabile per l’estremo difensore vibonese. Palla nell’angolo alla sinistra e gol fantastico del ragazzo scuola Toro. 

Cinque minuti dopo, l’inconsistente ed irritante Alfageme, si è beccato ingenuamente il secondo giallo, lasciando in inferiorità numerica l’Avellino. Ma la squadra di Ignoffo voleva fortemente questi tre punti, e, pur soffrendo nel finale, è riuscita a portare a casa il risultato pieno.

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