Vicenza – Avellino 0 – 0, buon punto per i Lupi che avrebbero meritato la vittoria

Vicenza – Avellino 0-0

VicenzaBenussi,  Zaccardo, Bogdan, Esposito, Bianchi, Urso, Signori, Siega, Vita, Cernigoi (9′ st Galano), Di Piazza (15′ st Raicevic). A disposizioneVigorito, Pucino, Fontanini, Smith, Bellomo, Fabinho, H’Maidat. All.: Lerda.

Avellino: Radunovic, Gonzalez, Djimsiti, Diallo, Belloni (9′ st Donkor), D’Angelo (15′ st Crecco), Omeonga, Soumarè (23′ st Jidayi), Asmah, Mokulu, Ardemagni. A disposizione: Frattali, Perrotta, Verde, Paghera, Bidaoui, Camarà. All.: Toscano.

Arbitro:  Gianluca Aureliano di Bologna. Assistenti: Vincenzo Soricarodi Barletta e Claudio Lanza di Nichelino. Quarto uomo: Diego Provesidi Treviglio.

Ammoniti: D’Angelo, Diallo e Crecco; Urso  (V), Bianchi (V), Vita (V) e Siega (V); angoli 3-2; rec.: 2′ pt e 5′ st.

Gran bella prestazione dei Lupi al Romeo Menti di Vicenza- Gli uomini di Toscano hanno disputato una partita veramente positiva, per temperamento e disposizione in campo. I padroni di casa non hanno combinato granchè, semplicemente perchè quest’oggi l’Avellino era assai determinato a combattere anche contro la malasorte, che finora non gli consentito di avere qualche punto in più in classifica, che sarebbe stato meritato. Ma se dal punto  di vista del non possesso, i biancoverdi sono stati esemplari, sul fronte offensivo, viceversa, hanno sprecato in maniera clamorosa almeno due volte il gol che avrebbe regalato loro tre punti sacrosanti. Purtroppo, ancora una volta dobbiamo registrare la scarsa vena realizzativa di Ardemagni, che, dopo il rigore sbagliato contro l Cittadella, al Romeo Menti l’ex perugino ha gettato alle ortiche, sul finire del primo tempo, due occasioni clamorose, una dietro l’altra. Al 45′ ben lanciato da Omeonga (partita semplicemente sontuosa del 20enne belga!), tutto solo davanti al portiere, cincischia palla al piede e is fa clamorosamente anticipare dall’intevento in scivolata da dietro del difensore vicentino. Due minuti dopo, in pieno recupero di frazione, Ardemagni dapprima si fa respingere il pallone dal portiere vicentino e poi, sulla ribattuta del pipelet di casa, con la porta spalancata colpisce di testa a botta sicura ma spedisce la sfera clamorosamente a lato a soli  sette o otto metri dalla linea di porta.

L’Avellino, che ai punti avrebbe sicuramente vinto questo match, è stato sempre padrone del campo, gestendo la gara senza grossi affanni, salvo una doppia occasione sulla stessa azione al 35′:  calcio piazzato dalla trequarti destra con l’ex campione del mondo Zaccardo che incorna da cinque metri ma Radunovic è bravo a repsingere con i pugni; sulla respinta del pipelet irpino la sfera perviene a Di Piazza che calcia malamente a lato da pochi passi.

Il secondo tempo è stato praticamente alla stessa stregua dei primi 45′, con i Lupi ordinati e sicuri nelle giocate, che sapevano uscire palla al piede dalla propria trequarti e cercavano di riproporre velocemente l’azione offensiva, mettendo spesso in ansia la retroguardia vicentina. Nella seconda metà del match è venuta fuori la personalità e la grande sagacia tecnica e tattica del 20enne Omeonga, che mostrato enormi capacità geometriche, ma anche tantissima vivacità fisico-atletica.  Poi, dalla sconda parte del secondo tempo, quando è entrato Jidayi, che è andato a piazzarsi davanti alla difesa, Omeonga ha giocato da interno destro, rivelando anche insospettate potenzialità offensive, andando a rilevare i compiti tattici di Soumarè, con piglio ed efficacia incredibili. Una gara veramente sontuosa quella del ragazzino belga.

Questo confronto in terra veneta ha certamente dimostrato che i Lupi hanno risorse e possibilità tecniche per risalitre la china della classifica, che, anche oggi si è dimostrata assai bugiarda ed avara di punti per i Lupi. Che, adesso, però sono chiamati a tesaurizzare questo buon pari a Vicenza con un auspicabile e possibile vittoria tra sette giorni in casa con la Pro Vercelli, al fine di “aggiustare” i conti in sospeso con la dea bendata.

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