Senza gol il match dei Lupi contro il blasonato Espanyol – I Catalani si aggiudicano il Memorial Taccone ai rigori: 2 – 4
Avellino – Espanyol 2-4 d.c.r.
Avellino: Frattali; Nitriansky (11′ st Nica), Biraschi, Ligi (36′ st Chiosa), Visconti (15′ st Giron); Gavazzi (43′ st Tutino); Arini, Schiavon (15′ st D’Attilio); Insigne ( 15′ st Soumarè); Trotta (11′ st Mokulu), Tavano (20′ st Castaldo). A disp.: Bianco, Offredi, Cuomo. All.:Tesser.
Espanyol: Pau (15′ st German); Rober, Alvaro (dall’1′ st Raillo), Lluis Lopez (dall’1′ st Duarte), Fuentes (dall’1′ st Caballe); V. Sanchez (dall’1′ st Abraham), Javi Lopez (dall’1′ st Canas); Montanes (dall’1′ st Hernan Perez), Salva Sevilla (dall’1′ st Alex, 30′ st Jorda), Burgui (dall’1′ st Alvarez); Caicedo (dall’1′ st Sylla). A disp.: German, Arbilla All.: Gonzalez.
Arbitro: Federico La Penna di Roma – Guardalinee: Emanuele Prenna di Molfetta e Francesco Di Salvo di Barletta.
Calci d’angolo: 7-2 per l’ Espanyol. Spettatori: 4mila circa.
Prima uscita stagionale dei Lupi davanti ai propri tifosi per il secondo Memorial Nicola Taccone. L’avversario era sicuramente di rango europeo: l’Espanyol di Barcellona, che è una squadra storica della Liga iberica. La cornice di pubblico, però, non è apparsa all’altezza dell’evento, considerato che sugli spalti c’erano tanti spazi vuoti.
La squadra spagnola ha preso sin da subito il possesso del centrocampo, decisa a tenere in mano il pallino del gioco. L’Avellino, per contro, ha badato inizialmente ad accorciare ed a compattarsi nella propria metà campo, per dare maggiore tranquillità ed efficacia alla fase di non possesso, anche in considerazione del fatto che gli Spagnoli erano assai abili nel fraseggio in mezzo al campo. La compagine di Gonzalez ha giostrato maggiormente nella trequarti avellinese, ma spesso e volentieri è andata a cozzare ontro l’ottima disposizione tattica dei ragazzi di Tesser che hanno saputo occupare e presidiare i propri spazi, dando scarso respiro alle proposte avversarie, che non riuscivano a trovare sbocchi pericolosi. In pratica, in tutto il primo tempo l’Espanyol è riuscito a rendersi pericoloso soltanto una volta, al 16′ con Caicedo che, tutto solo, davanti a Frattali, si è fatto ipnotizzare dal pipelet biancoverde, che gli ha deviato il pallone in calcio d’angolo. L’Avellino, di tanto in tanto, ha tentato qualche veloce verticalizzazione, specie con Gavazzi, e qualche dai e vai tra Insigne e Tavano, ma pericoli per la porta catalana non sono assolutamente pervenuti.
Nella ripresa, il gioco manovrato degli Iberici ha perso costanza e consistenza anche perchè i Lupi sono usciti più spesso fuori dalla propria trequarti e si sono proposti con qualche sganciamento e qualche sovrapposizione, ma niente di travolgente. Diciamola tutta. lo spettacolo ha latitato parecchio e per parecchio tempo. Cosi lo zero a zero finale è stata l’inevitabile conclusione di una partita, almeno sul piano spettacolare, mai decollata seriamente.
L’assegnazione del Trofeo Nicola Taccone è stata decisa dalla lotteria dei rigori, che ha arriso agli Spagnoli, in virtù dei due errori dal dischetto compiuti dai giovani biancoverdi Tutino e D’Attilio: 4-2 per i ragazzi di Gonzalez il risultato finale.
Sostanzialmente, quest’amichevole è servita a Tesser per testare il rendimento difensivo della propria squadra; e da questo punto di vista, c’è da dire che il non possesso biancoverde ha superato a pieni voti “l’esame di spagnolo”. Buona la coppia centrale Ligi-Biraschi, davanti ad un Frattali autore di un paio di parate importanti. A centrocampo ha giganteggiato Gavazzi, apparso di una spanna superiore agli altri compagni. In fase di costruzione, modesto l’apporto di Arini e Schiavon, ancora lontani da una forma accettabile. In avanti Trotta evanescente e forse anche un pò svagato, con Insigne e Tavano che hanno cercato qualche fraseggio palla a terra, ma niente di eccezionale, anche perchè il soverchiante possesso palla catalano ha lasciato pochissimi margini agli Avellinesi.