Un buon Avellino perde immeritamente (1-0) a Catania

Catania-Avellino   1-0


Catania: Terracciano, Del Prete, Sauro (30′ pt Capuano), Ceccarelli, Mazzotta, Sciaudone, Rinaudo, Odjer (23′ st Escalante), Rosina, Calaiò, Maniero (12′ st Castro). A disposizione: Ficara, Barisic, Piermarteri, Parisi, Di Grazia, Rossetti. All.: Marcolin.
Avellino: Frattali, Pisacane, Fabbro, Chiosa, Bittante, Regoli (4′ st Castaldo), Arini (9′ st Zito), Kone, Schiavon, Soumarè, Comi (35′ st Mokulu). A disposizione: Gomis, Bavena, D’Angelo, Almici, Angeli, Filkor. All.: Rastelli.
Marcatore: 43′ pt Calaiò (C).
Arbitro: Leonardo Baracani della sezione di Firenze
Guardalinee: Luca Segna di Roma e Emanuele Prenna di Molfetta. Note: Ammoniti: Mazzotta (C), Castro (C) Rosina (C) Escalante (C), Arini, Fabbro, Kone, Chiosa, Zito, Mokulu. Angoli: 5-3  per il Catania. Rec: 2′ pt e 5′ st.

 

 

Un buon Avellino perde immeritamente a Catania. Davvero sfortunati i ragazzi di Rastelli, che in Sicilia incassano la terza sconfitta consecutiva. La squadra biancoverde torna a mani vuote dal Massimino ma stavolta non gli si può imputare niente, se non un pò di imprecisione in fase di tiro, per le tante azioni da gol costruite, ma poi vanificate  vuoi dalla scarsa lucidità sotto porta, vuoi dalla scarsa fortuna e dalle diverse parate effettuate dall’ex portiere biancoverde Terracciano. Piuttosto, ancora una volta, c’è da recriminare per le decisioni arbitrali che  hanno penalizzato non poco la squadra di Rastelli. E sì, perchè a favore dei Lupi c’erano due rigori (nel primo tempo al 24′ per un fallo di Del Prete su Soumarè lanciato a rete, e nel secondo tempo, al29′, per un fallo di mano di Capuano su tiro di Soumarè) che l’ineffabile Baracani non ha concesso. Mentre per un’azione dubbia nell’area avellinese (un presunto fallo di Fabbro ai danni di Calaiò) il fischietto fiorentino non ha esitato a concedere il penalty che l’attaccante siciliano ha trasformato per il vantaggio degli Etnei a due soli minuti dalla fine del primo tempo. Una prima frazione di gioco in cui l’Avellino ha tenuto in mano le redini della partita, arrivando più volte ad insidiare la porta di Terracciano, piuttosto fortunato in più di una occasione.

Nella ripresa, gli ingressi di Castaldo prima e di Zito, poi, hanno dato sostanza e consistenza tecnica alla compagine irpina, che ha preso d’assedio la retroguardia catanese. Ma la dea bendata e le parate di Terracciano hanno impedito ai Lupi di pervenire ad un più che meritato pareggio. L’Avellino, sospinta dall’orgoglio ha dato fondo a tutto ciò che aveva per evitare la terza sconfitta consecutiva, ma la palla non ha voluto saperne di varcare la linea di porta avversaria.

E cosi, i ragazzi di Rastelli sono costretti per la terza giornata consecutiva a rimanere incollati alla maledetta quota 49. Ora  i Lupi sono scivolati al sesto posto in classifica, a 7 lunghezze dal Bologna e a tre dal Vicenza. E giovedi 2 aprile  l’Avellino torna in campo per affrontare al Partenio-Lombardi il Modena. Quello sarà sicuramente un appuntamento con la vittoria che non potrà assolutamente essere mancato dalla squadra di Rastelli, altrimenti potrebbe essere vanificato tutto il cammino positivo che è stato fatto in queste 33 partite di campionato.

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