A Cittadella inopinata debacle dei Lupi (1-3): sconfitta senza attenuanti

Cittadella-Avellino:   3 – 1

Cittadella: Valentini, Cappelletti, Scaglia, Pellizzer, Barreca, Minesso (32′ st Pecorini), Benedetti, Rigoni N., Coralli (21′ st Mancuso); Gerardi, Sgrigna (10′ st Lora). A disposizione: Pierobon, De Leidi, Signorini, Schenetti, Busellato, Palma. All.: Foscarini.
Avellino: Gomis, Pisacane, Ely, Chiosa, Bittante (31′ pt Fabbro), Kone (7′ st Comi), Arini, Schiavon, Zito, Castaldo, Arrighini (19′ st Soumarè). A disposizione: Frattali, Petricciuolo, Fabbro, Pozzebon, D’Angelo, Regoli, Vergara. All.: Rastelli.
Marcatori: 28′ pt Castaldo (Rig); 29′ pt Pellizzer(C), 33′ pt Sgrigna (C); 28′ st Gerardi.

Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna
Guardalinee: Damiano Di Iorio di Verbania e Enrico Caliari di Legnago.
Note: 27′ pt Coralli fallisce il rigore. Ammoniti: Bittante – Angoli: 4-5. Rec.: 1’pt e 5′ st.

 

Da Cittadella arriva per i Lupi la prima delusione della stagione 2014-2015. Francamente giusta la sconfitta rimediata dall’Avellino, che non ha saputo approfittare neppure del doppio regalo che la sorte gli ha offerto nel giro di un solo minuto: 27′ rigore per i padroni di casa, fallito clamorosamente da Coralli, 28′ rigore a favore dei Lupi, realizzato da Castaldo. La squadra di Rastelli, paradossalmente, proprio dopo avere raggiunto quasi casualmente il vantaggio, ha smesso di giocare ed è stato punito da un Cittadella ordinato e diligente, che ha saputo mettere al meglio sul campo i dettami di quella vecchia volpe di Foscarini.  Ovviamente, circostanza assai sfavorevole per i Lupi si è rivelata l’aver subito il gol del pareggio dopo un solo giro di lancetta, ad opera di Pellizzer, proprio colui che aveva regalato il rigore all’Avellino. Il pareggio subito ha tagliato letteralmente le gambe alla squadra di Rastelli, che è passato subito alle “maniere forti” nei confronti di Bittante (che non solo ha causato un ingenuo rigore, per fortuna fallito, ma ha anche consentito al proprio avversario di fare tranquillamente la torre per l’autore del gol veneto), cacciandolo dal campo dopo solo 30′ di gioco, sostituendolo con Fabbro. Ma il rimedio si è rivelato addirittura peggiore del male, perchè il corazziere friulano, appena dopo 3′ dal suo ingresso in campo, ha fatto fare 40 metri di campo a Sgrigna, facendo arrivare l’ex torinista proprio sul limite dell’area, e dando modo allo stesso di piazzare un bel destro a giro che si è insaccato nell’angolino alla sinistra di Gomis.

L’uno-due dei Veneti ha non solo capovolto l’inerzia ed il destino del match, ma ha anche restituito un Avellino brutto, inconsistente e poverissimo di idee nei residui due terzi di partita. La compagine biancoverde ha fatto tre passi indietro rispetto alla pur non brillantissima partita interna contro la Pro Vercelli: nel risultato, nel gioco e nelle prestazioni dei singoli. Insomma davvero poco, pochissimo da salvare in casa Avellino. I ragazzi irpini hanno deluso  i circa 400 supporters saliti a Cittadella, speranzosi di vedere la loro squadra primeggiare a centrocampo, difendersi in maniera pulita e compatta nella propria metà campo, per poi sferrare micidiali contropiede capaci di creare lo scompiglio nella retroguardia veneta. Ma tutto questo è rimasto soltanto nei sogni dei tifosi avellinesi, che sono stati costretti dalla dura realtà a vedere un undici biancoverde disordinato, molto lungo, sempre a disagio nel possesso palla degli avversari, con una fase difensiva davvero dissennata, anche per via di un centrocampo quasi inesistente nell’intedizione e nel fondamentale presidio degli spazi. Una squadra che non è mai stata diligentemente corta ed accorta, lasciata comunque sola da un centrocampo svagato, senza idee e senza verve, specie in Arini, protagonista di una prestazione davvero incolore ed inconsistente. Una fase di possesso quella dei biancoverdi quasi innocua e comunque improduttiva, dalla quale non è scaturito nulla per l’intero secondo tempo, ove si eccettui una bella girata di testa di Zito che ha lambito l’incrocio dei pali. Il terzo gol subito da Gerardi alla mezzora circa della seconda frazione (con chiara complicità di Gomis, fino ad allora impeccabile) è stato il coerente corollario di una prestazione biancoverde davvero da dimenticare.

Molte le insufficienze piene da parte dei calciatori dell’Avellino. Su tutti, la mezzora giocata da Bittante: davvero disastrosa. Ma sul risultato negativo dei lupi, tantissimo ha inciso la prestazione di “quella brutta copia” di Konè: praticamente non pervenuto. Di Fabbro e Arini abbiamo già detto, ma come non citare gli stessi  Ely e Arrighini, i quali, sia pure in maniera meno evidente, hanno finito con il deludere le aspettative del loro tecnico. Da salvare le prestazioni di Zito, Pisacane, Chiosa e Castaldo.

Ora, se è presto per dare la stura a processi e polemiche, che, dopo appena due partite di campionato, apparirebbero del tutto premature, è comunque il caso, a nostro avviso, di valutare ed analizzare con calma e pazienza tutto ciò (e ci pare molto) che non ha funzionato. Lo staff tecnico dovrà lavorare parecchio per pensare ad adottare i giusti correttivi. Ma dovrà farlo in fretta, visto che sabato prossimo arriva uno Spezia che sarà sicuramente un cliente meno abbordabile, non solo della Pro Vercelli, ma anche di questo ottimo Cittadella.

Loading