Avellino – Crotone 1 – 2, altro brutto scivolone casalingo per i Lupi

Avellino  –  Crotone    1 – 2


Avellino: Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Petricciuolo, Filkor (1′ st Soumarè), Arini (26′ st Angeli), Kone, Zito (34′ st Arrighini); Castaldo, Comi. A disposizione: Frattali, Fabbro, Pozzebon, D’Angelo, Vergara, Schiavon. All.: Rastelli.
Crotone: Secco; Balasa, Claiton, Gigli, Ferrari; Dezi, Minotti (28′ st Beleck), Salzano; Ciano (38′ st Ricci), Torregrossa, Oduamadi (18′ st Suciu). A disposizione: Concetti, Sprocati, Padovan, Berardocco, Martella, Zampano. All.: Drago.
Marcatori: 7′ pt Ciano (C), 25′ pt Comi, 33′ st Salzano (C)
Arbitro: Diego Roca della sezione di Foggia
Guardalinee: Marco Bolano della sezione di Livorno e Stefano Liberti della sezione di Pisa.
Ammoniti:Petricciuolo, Ely (A) Torregrossa, Minotti e Secco (C). Angoli.: 7-1 Avellino. Rec.: 0’pt, 5′  – Al 90′ Castaldo si è fatto parare un calcio di rigore.

 

 

Brutta sorpresa per i tifosi biancoverdi: l’Avellino scivola nuovamente sul proprio terreno di gioco. I ragazzi di Rastelli si fanno superare da un buon Crotone, e perdono malamente davanti al proprio pubblico.  Cosi, i Lupi nelle ultime tre partite disputate al Partenio- Lombardi, tra l’altro contro tre squadre da “ultima fila” (Vicenza, Varese e Crotone) riescono a mettere insieme la miseria di un solo punto.  Con questa nuova debacle si può tranquillamente parlare di crisi per i Lupi. Lo stesso Rastelli a fine gara ha onestamente fatto il proprio “mea culpa”, ammettendo alcuni errori sulle scelte effettuate.

In effetti, Massimo Rastelli ha creduto (sbagliando clamorosamente) di potersi avvalere dell’apporto sin dal primo minuto di Filkor in qualità di interno destro. Ma l’Ungherese è stato addirittura irritante nella sua pochezza ed inutilità. Sul versante destro l’Avellino (che era privo di Regoli e di Bittante) ha utilizzato il 19enne Petricciuolo, che ha fatto quello che ha potuto, in quanto spesso e volentieri ha dovuto giocare per due, visto e considerato che Filkor non ha saputo dare alcun supporto al giovane ex Savoia. Se alle carenze sul versante destro ci aggiungete la mancanza di idee chiare sulla mediana, con Arini che andava a corrente alternata, e con un Konè che spesso si spostava sull’esterno sinistro, risultando fuori dal cuore della manovra 0ffensiva dei Lupi, vi rendete conto che anche contro il Crotone dell’ottimo Drago, l’Avellino ha avuto problemi a dettare il gioco a centrocampo e a prendere in mano la partita. La squadra pitagorica, per contro, ha giocato con tanta attenzione e diligenza, sviluppando un buon possesso palla e facendo un buon pressing in mezzo al campo, proponendo delle improvvise ripartenze e verticalizzazioni che risultano alquanto pericolose per i biancoverdi. L’Avellino subisce un gol praticamente a freddo (al 7′) su una punizione capolavoro di Ciano che non dà scampo a Gomis. Ma i Lupi hanno una buona reazione e dopo una ventina di minuti di tentativi vani, pervengono (25′) in maniera anche rocambolesca al pareggio con Comi, che mette di testa dentro la porta con la determinante complicità di una deviazione di un difensore calabrese.  L’Avellino, raggiunto il pari, continua a spingere, ma si trova davanti un Crotone che si difende con tutti i suoi effettivi, ma quando può, ribatte senza esitazioni con ripartenze veloci, dando la palmare sensazione di volersi giocare la partita a viso aperto, per tentare anche il colpo grosso.

Ad inizio ripresa, Rastelli corre ai ripari, togliendo l’impalpabile e deleterio Filkor e inserendo il giovanissimo Soumarè. La mossa sembra dare i suoi frutti, perchè il Belga è intrapredente e spesso, partendo dalla destra, si accentra creando lo scompiglio nella difesa pitagorica. La squadra di Rastelli spinge e fa la partita con maggiore continuità e convinzione rispetto alla prima frazione di gioco. Ma purtroppo la rete di Secco non riceve insidie concrete. E cosi accade che il Crotone, che anche durante tutta la ripresa era stato a soffrire nella propria metà campo, cercando comunque di tanto in tanto di mettere la testa nella trequarti avellinese, con un tiro “giusto al momento giusto” di Balzano dai 20 metri in posizione centrale, passa inopinatamente in vantaggio a soli 12 minuti dalla fine del match.

L’Avellino cerca di reagire e si getta a testa bassa negli ultimi trenta metri crotonesi, ma senza ricavarci granchè, sebbene un colpo di testa a botta sicura di Comi, su splendido cross dalla sinistra di Zito, chiami ad una parata miracolosa il portiere Secco. Poi c’è l’episodio del rigore al 90′ con Soumarè che anticipa il portiere crotonese che lo stende. L’arbitro (a proposito del quale c’è da dire che ci ha messo concretamente del suo, considerato che, in collaborazione con il primo assistente, arriva a fischiare in maniera inaudita anche un fuorigioco a Castaldo su passaggio da rimessa laterale!!!) non se la sente di espellere il portiere Secco, che non solo avrebbe ridotto i Pitagorici in dieci ma avrebbe anche lasciato la porta senza un portiere di ruolo. Il rigore battuto da uno stanco e deconcentrato Castaldo viene respinto dal portiere calabrese, ed i Lupi perdono anche l’ultima speranza di evitare la seconda sconfitta casalinga di questa stagione.

Questa nuova debacle dei ragazzi di Rastelli lascia tantissimo amaro nella bocca dei tifosi biancoverdi. Ora non resta che rimboccarsi tutti le maniche, perchè il campionato di serie B è spietato, e quest’anno lo è ancor di piu’, visto l’enorme equilibrio che regna sovrano.

Loading