Sandro Abate – Italservice Pesaro 2 – 4, gli Irpini soccombono al cospetto dei primi della classe

Sandro Abate – Italservice Pesaro 2 – 4

Sandro Abate: Perez, Ugherani, Abate, Dalcin, Danicic, Rizzo, Jhons, De Luca, Santoro, Creaco, Gutierrez, Bizjak, Petrillo, Pazetti. All. Fausto Scarpitti.

Italservice Pesaro: Espindola, Salas, Taborda, Cuzzolino, De Oliveira, Vesprini, Cianni, Tiso, Melise, Tonidandel, Honorio, Borruto, Rossi, De Luca. All. Fulvio Colini.

Arbitri: Chiara Perona (Biella), Lorenzo Di Guilmi (Vasto). Crono: Salvatore Minichini (Ercolano).

Marcatori: al 3’20” De Luca (P), al 5’30” Borruto (P), al 15’00” Borruto (P), al 19’30” Pazetti, al 28’10” Cuzzolino (P), al 30’00” Pazetti.

Sin dalle prime battute di gioco, è stata una gara segnata dalla superiorità tecnica dei primi della classe. Ma la Sandro Abate Avellino, che pure ha dovuto affrontare la corazzata Pesaro senza il determinante contributo di giocatori come Alex e Avellino, squalificati, ha disputato un ottimo match.

I Marchigiani hanno imposto sin da subito il loro maggiore taso tecnico e dopo i primi 15 minuti di gioco erano già avanti per tre reti a zero, frutto delle realizzazioni di De Luca (al 3’20”), Borruto (al 5’30”) e nuovamente Borruto (al 15’00”). La Sandro Abate che, per la verità, pur sotto il pesante passivo, non si è mai data per vinta, ha accorciato le distanze con Pazetti a 30 secondi dalla prima sirena.

Dopo l’intervallo, la compagine verdeblu ha generosamente spinto alla ricerca di un arduo recupero dal parziale negativo, ma Pesaro è stata impietosa ed ha realizzato anche la quarta rete, con Cuzzolino al 28’10”. I ragazzi di Scarpitti, spinti dall’orgoglio e dal pubblico numeroso, hanno dato fondo a tutte le proprie energie, e sono pervenuti, sempre con Pazetti, alla seconda segnatura esattamente al 30′.

Pesaro, forte del rassicurante vantaggio, ha gestito la gara con l’intento di controllare le sfuriate offensive degli Avellinesi, che hanno giocato prevalentemente nella metà campo avversaria, senza cavare, però, un ragno dal buco. A quattro minuti dalla fine, Scarpitti si è giocata con Ugherani la carta del portiere di movimento, ma la solida difesa marchigiana ha fatto buona guardia, ed il match è arrivato al suono della sirena finale senza ulteriori sussulti.

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